Umidità in casa: livello corretto
Vi siete mai chiesti qual’è il giusto livello di umidità da tenere in una casa abitata?
L’aria troppo umida genera problemi di condensa su muri, serramenti e nell’ambiente interno di casa, ma all’opposto un’aria troppo secca diventa alquanto fastidiosa per la pelle, il naso, la gola e non va affatto bene per le persone che ci abitano o per le strutture in legno all’interno dell’abitazione.
L’umidità di cui si parla è “l’umidità relativa” contenuta nell’aria.
E’ stato riscontrato che l’umidità relativa all’interno di una casa abitata o un’ufficio o immobile lavorativo dove le persone soggiornano per molte ore, il giusto livello è di circa il 50% con possibili leggere variazioni occasionali sia in più che in meno, ma una maggiore umidità per periodi prolungati o in modo sistematico comporta problemi di vario genere come ad esempio la possibile formazione di muffe.
La misura del livello di umidità relativa dell’aria è molto semplice e alla portata di tutti, tramite un semplice igrometro ambientale, anche se non di tipo preciso come uno strumento professionale si avrà comunque un metodo di controllo per capere se l’umidità è alta o bassa.
Spesso al problema dell’umidità bisogna cercare una risposta nelle origini, il muro deve essere sano, traspirante e costruito con un modo sano ed efficiente perché è l’unica vera interfaccia tra l’interno e l’esterno e rimane l’unico dispositivo passivo che che rende funzionale un ambiente abitato, l’unico capace di regolare in modo autonomo e naturale il livello di umidità e della temperatura senza altri mezzi aggiuntivi.
Dalla filosofia più semplice che ci hanno tramandato gli antenati con un bagaglio di secoli di esperienza nelle costruzioni, oggi con alla rincorsa dell’efficienza termica forse dimentichiamo l’importanza della salute all’interno di casa.