Sigillatura fessurazioni
Vi siete mai trovati a tu per tu con una crepa o fessura nel muro?
Capita molto spesso che la muratura su facciate esterne di un edilicio nelle zone di dilatazione, assestamento, giunti, ecc. si manifesti in superficie una linea di fessurazione e tale zona diventa potenzialmente pericolosa alle infiltrazioni di acqua piovana, che possono creare maggiori danni come distacchi di infotaci, fenomeni di umidità e infiltrazioni di acqua all’interno delle abitazioni.
In tutte le situazioni in cui diventa necessario eseguire una sigillatura di una fessura o crepa è meglio fare le cose nel migliore dei modi, per dare alla riparazione una maggiore durata.
La durata di una riparazione è legata a molti fattori variabili, in cui prevalgono la qualità del lavoro legato alla qualità e tipo di materiali, le temperature, gli assestamenti strutturali, vibrazioni, carichi strutturali.
Come sigillare una fessura nella parete
In alcune situazioni potrebbe tornare facile il pensiero di sigillare una fessurazione, specie se ampia, utilizzando schiume poliuretaniche, ce ne sono di diversi tipi, alcuni molto specifici, ma molto spesso il livello sigillante è da valutare in ragione della posizione di applicazione, sebbene in alcuni casi diventi una soluzione pratica, veloce e risolutiva, quindi in quei casi utilizzare solo materiali mirati allo scopo.
In molte altre situazioni la soluzione più idonea per sigillare fessurazioni, è l’applicazione di siliconi, anche qui ne esistono un’infinità di tipi e bisogna valutare bene quale usare, scegliendo quello più specifico per tipo di struttura e temperatura. Quasi sempre un’applicazione diretta di silicone in superficie della parte da sigillare non è il modo più corretto di applicazione, potrebbe non risolvere a lungo il problema, ma è consigliato asportare e pulire eventuali parti in fase di distacco, meglio sarebbe con uno scalpello o la punta di un cacciavite a taglio, allargare leggermente la parte superficiale della fessura da sigillare e creare così una sede leggermente più larga, profonda e solida dove stendere il silicone dopo una buona spolverata e asciugatura, che comunque è bene non “tirare” troppo e lasciarlo leggermente generoso in modo che possa lavorare con maggiore dilatazione.
In caso esistano zone con intonaco distaccato, o parzialmente distaccato nell’area in cui passa la fessura da sigillare, bisogna demolire la parte e ripristinarla con intonaco nuovo, meglio se con malta a ritiro controllato, così eviteremmo di avere formazioni di nuove fessure nella zona del rappezzo quando si sarà asciugata la malta. Cosa importante è da tenere presente che la precedente fessurazione si potrebbe riformare nella zona in cui era presente prima, quindi tenere d’occhio la posizione, oppure tagliare direttamente il nuovo intonaco di rappezzo seguendo la linea della fessurazione ed agire con la sigillatura elastica della fessurazione.
Non entriamo in merito alle eventuali lavorazioni di sigillatura con utilizzo di rasature armate con rete vetroresina, garzature, utilizzo di materiali compositi come rete o garze in fibra di carbonio, oppure con iniezioni di resine, in quanto sono interventi più particolari e necessitano di specifiche competenze da parte di personale specializzato.
Infiltrazioni acqua dalle fessure nel muro
Teniamo sempre presente comunque, che in ogni edificio, che sia costruito in muratura, in calcestruzzo, in acciaio o un misto di elementi, anche in assenza di assestamenti, carichi, vibrazioni, basta il semplice variare delle temperature dal giorno alla notte o dall’inverno all’estate, ed i materiali si dilatano e muovendosi vanno a sollecitare le zone più critiche o già compromesse in cui si sono manifestate le fessure, quindi più elastiche saranno le sigillature che abbiamo realizzato, maggiore sarà la tenuta alle infiltrazioni di acqua nel tempo in quanto l’acqua entrando nelle fessure genera poi altri problemi che sono di primaria importanza.