Ricerca perdite aria compressa
Stop alle Perdite di Aria Compressa
Tra le varie attività, la Ns. Società esegue anche specifiche indagini di ricerca strumentale di perdite aria compressa su impianti industriali e artigianali, di piccole, medie e grosse dimensioni, individuando e segnalando le posizioni di perdita invisibili e non rilevabili durante la normale attività dell’impianto.
Tecniche per trovare una perdita aria compressa
Le tecniche di indagine per la ricerca di fughe aria compressa vedono l’utilizzo di specifici sensori ultrasonici dotati di gestione elettronica ed altri di controllo video delle posizioni di perdita o di specifici test impianto con pressurizzazione ad Elio ad esempio negli impianti aria ad uso medico e permettono di rilevare le posizioni di perdita e di permetterne l’eliminazione, riducendo in modo significativo i costi per il mantenimento in pressione dell’impianto, come quelli ad esempio di energia elettrica, in quanto i compressori andranno a lavorare molto meno con un sensibile risparmio energetico.
Una perdita di aria compressa avviene con il passaggio dell’aria da un ambiente ad alta pressione ad uno a bassa pressione e questo crea turbolenza più o meno forte e produce ultrasuoni nei casi di grosse e medie perdite, mentre nei casi di microperdite la situazione è leggermente diversa e la produzione di ultrasuoni è legata all’operatività del tecnico tramite una accurata verifica tecnica della superficie in verifica, compatibilmente alle possibilità operative che l’impianto permette di eseguire, oppure ad un’attività di indagine con diverse tecniche complementari, anche tramite l’uso di Elio, come ad esempio per la ricerca di micro perdite negli impianti di aria o perdite nelle reti di tubazioni per distribuzione di ossigeno in strutture ospedaliere.
Ogni posizione di perdita di aria, rappresenta un motivo di abbassamento della pressione dell’impianto costringendo il compressore ad avviarsi continuamente con un inutile spreco di energia elettrica, produzione di inquinamento acustico, un calo generale di resa dell’impianto, una sostituzione prematura del compressore.
Le risorse economiche sprecate, dovute al notevole consumo di energia elettrica a carico dell’azienda vengono mediamente stimate in circa il 5-7% della spesa annuale di energia elettrica. Per portare un semplice esempio, basta pensare che un tubetto morbido danneggiato da stress d’uso e non correttamente manutenzionato può generare una piccola perdita di aria che provoca un danno fino a circa 3 centesimi di Euro ogni metro cubo di aria persa, arrivando quindi a generare costi in perdita di centinaia di Euro ogni anno, quindi basta moltiplicare per ogni singolo punto di perdita per capire di che tipo di danno si può incorrere.
Molto spesso un’azienda sottoposta ad un continuo ciclo lavorativo, riesce ad accorgersi di avere delle perdite dall’impianto di aria compressa solo durante le fermate dovute a ferie del personale o per fermo manutenzione dell’impianto, in quanto durante queste pause i compressori continuano ad avviarsi ripetutamente per pompare aria nell’impianto anche se nessuna macchina la stà utilizzando e questo avviene per mantenere stabile la pressione di esercizio.
Risparmio senza perdite aria compressa
Si può facilemente dedurre che riducendo al minimo o eliminando le perdite di aria compressa in un impianto che sia in ambito industriale che artigianale, la possibilità di vedere ridurre la bolletta elettrica sia una realtà oltre ad avere un impianto fino al 40% in più di efficenza e questo senza cambiare o potenziale i compressori.
Non va trascurata nemmeno la minore usura dei compressori, che sottoposti a minori avviamenti e ore lavorative andranno a richiedere meno interventi di manutenzione, allungando così la loro vita lavorativa ed ottenendo numerosi vantaggi da un punto di vista di risparmio.
Capire se esistono perdite aria compressa
Un semplice modo per capire se esistono perdite di aria compressa nel vostro impianto, basta controllare se il compressore si avvia ogni tanto anche se non viene usata aria compressa e se il riavvio avviene sistematicamente, questo significa che ci sono delle perdite di aria compressa nell’impianto e quindi si stà sprecando energia elettrica oltre che usurando i compressori.
Molto spesso si sottovalutano le perdite di aria compressa perchè rispetto ad una perdita di acqua, l’aria non bagna e non fa danno su muri e soffitti, quindi si dice “tanto è solo aria” lasciando che l’aria ritorni semplicemente in libertà come fosse una cosa naturale “tanto è aria che va nell’aria che danno fa… tanto poi il compressore la rimette dentro ai tubi”, ma si commette un grosso errore a pensarla così, in quanto quell’aria compressa ha un costo, perchè l’energia elettrica per produrla è costosa e richiede un ciclo produttivo, che in qualche modo inquina l’ambiente, quindi anche l’aria che va nell’aria, a modo suo inquina e costa.
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