Costi di riparazione
Le spese di riparazione si sa, derivano dal tipo e dalla qualità dell'intervento che si è scelto di mettere in atto e possono essere notevolmente ridotte quando la riparazione avviene in modalità mirata, grazie alla localizzazione del problema tramite indagini non distruttive.
Le modalità di ripartizione ed i costi di riparazione sono pertanto l'aspetto finale e successivo di un accurato lavoro di indagine per definire l'origine o la causa del 'problema”.
E' abbastanza difficile riuscire a parlare di costi di riparazione quando non si è ancora capita la causa di un problema.
Le modalità di ripartizione ed i costi di riparazione sono pertanto l'aspetto finale e successivo di un accurato lavoro di indagine per definire l'origine o la causa del 'problema”.
E' abbastanza difficile riuscire a parlare di costi di riparazione quando non si è ancora capita la causa di un problema.
In alcuni casi è importante sapere, che le spese di riparazione possono essere totalmente o parzialmente recuperate attivando la denuncia: vizi costruttivi in garanzia decennale, che coinvolge il costruttore e/o il venditore, entrambi tenuti a rispondere ai sensi dell'art. 1667 e del 1669 del c.c.
Non solo, sono molteplici i riferimenti che si potrebbero citare in riferimento alla giurisprudenza, come ad esempio: se si è acquistato di recente un immobile residenziale è possibile avvalersi anche di nuove norme, in particolare della legge 2 agosto 2004, n. 210.
La questione 'spese di riparazione” è complessa e variegata, come ad esempio: in una casa di proprietà esclusiva di un singolo, le spese saranno totalmente a suo carico, mentre il discorso si complica quando ad avere il problema è un edificio condominiale.
Facciamo un esempio molto comune: alcune infiltrazioni di acqua piovana in un terrazzo condominiale a livello di proprietà o di uso esclusivo di un solo condomino; si potrebbe pensare che le spese siano totalmente a suo carico invece, il terrazzo assolve alla funzione di copertura (al pari del lastrico solare posto alla sommità dell'edificio) nei confronti degli appartamenti sottostanti. Da ciò ne consegue che all'obbligo di riparazione sono tenuti tutti i condomini, in concorso con il proprietario ad uso esclusivo.
Ovviamente questo vale anche per i danni arrecati dalle infiltrazioni d'acqua provenienti dal lastrico deteriorato all'appartamento sottostante: di tutte queste spese rispondono la totalità dei condomini, secondo le proporzioni rilevate dall'art. 1126 c.c. (due terzi a quelli per i quali il lastrico solare funge da tetto ed un terzo per il titolare della proprietà o dell'uso esclusivo).
Diverso è il caso in cui l'infiltrazione deriva da un giardino pensile verso l'area garage interrata. La sentenza 'Corte di Cassazione Civile 4.6.2001 n. 7472' ha sancito che il giardino non costituisce una semplice copertura ma è dotato di una propria autonomia strutturale e funzionale, ciò obbliga il proprietario a sopportare l'intera spesa.
Un esempio un po' più complesso è costituito dal caso in cui un terrazzo sia a confine con un giardino e sotto questo confine esista un muro di garage con impermeabilizzazione che presenta un'infiltrazione d'acqua.
Che la causa sia da individuare nel terrazzo o nel giardino, poco cambia: l'acqua continua ad entrare nel garage dal muro verticale sotto il confine.
Qui purtroppo si aprono una serie di questioni piuttosto spinose:
Capite che tutti questi dubbi e questioni generano molto spesso lavoro ad avvocati e consulenti tecnici con conseguenti spese per: scavi nel giardino, demolizione della pavimentazione del terrazzo, verifica della condizione della guaina sulla parete, perizie con consistenti documentazioni fotografiche e relazioni tecniche super accurate. Spese che forse, riuscirebbero a rispondere alla domanda: cosa ha causato l'infiltrazione? Questo, tuttavia, ancora non vuol dire risolvere il problema! Per risolvere il problema è fondamentale, dopo aver fatto le indagini adeguate e dettagliate, scegliere la soluzione migliore:
Non solo, sono molteplici i riferimenti che si potrebbero citare in riferimento alla giurisprudenza, come ad esempio: se si è acquistato di recente un immobile residenziale è possibile avvalersi anche di nuove norme, in particolare della legge 2 agosto 2004, n. 210.
La questione 'spese di riparazione” è complessa e variegata, come ad esempio: in una casa di proprietà esclusiva di un singolo, le spese saranno totalmente a suo carico, mentre il discorso si complica quando ad avere il problema è un edificio condominiale.
Facciamo un esempio molto comune: alcune infiltrazioni di acqua piovana in un terrazzo condominiale a livello di proprietà o di uso esclusivo di un solo condomino; si potrebbe pensare che le spese siano totalmente a suo carico invece, il terrazzo assolve alla funzione di copertura (al pari del lastrico solare posto alla sommità dell'edificio) nei confronti degli appartamenti sottostanti. Da ciò ne consegue che all'obbligo di riparazione sono tenuti tutti i condomini, in concorso con il proprietario ad uso esclusivo.
Ovviamente questo vale anche per i danni arrecati dalle infiltrazioni d'acqua provenienti dal lastrico deteriorato all'appartamento sottostante: di tutte queste spese rispondono la totalità dei condomini, secondo le proporzioni rilevate dall'art. 1126 c.c. (due terzi a quelli per i quali il lastrico solare funge da tetto ed un terzo per il titolare della proprietà o dell'uso esclusivo).
Diverso è il caso in cui l'infiltrazione deriva da un giardino pensile verso l'area garage interrata. La sentenza 'Corte di Cassazione Civile 4.6.2001 n. 7472' ha sancito che il giardino non costituisce una semplice copertura ma è dotato di una propria autonomia strutturale e funzionale, ciò obbliga il proprietario a sopportare l'intera spesa.
Un esempio un po' più complesso è costituito dal caso in cui un terrazzo sia a confine con un giardino e sotto questo confine esista un muro di garage con impermeabilizzazione che presenta un'infiltrazione d'acqua.
Che la causa sia da individuare nel terrazzo o nel giardino, poco cambia: l'acqua continua ad entrare nel garage dal muro verticale sotto il confine.
Qui purtroppo si aprono una serie di questioni piuttosto spinose:
- A chi tocca l'onere di impermeabilizzare la parete verticale?
- La precedente impermeabilizzazione era stata fatta bene? Chi era (e lo è tutt'ora) il responsabile di questo lavoro?
- Il muro di contenimento del vano garage è di proprietà esclusiva di un singolo o è in comune?
Capite che tutti questi dubbi e questioni generano molto spesso lavoro ad avvocati e consulenti tecnici con conseguenti spese per: scavi nel giardino, demolizione della pavimentazione del terrazzo, verifica della condizione della guaina sulla parete, perizie con consistenti documentazioni fotografiche e relazioni tecniche super accurate. Spese che forse, riuscirebbero a rispondere alla domanda: cosa ha causato l'infiltrazione? Questo, tuttavia, ancora non vuol dire risolvere il problema! Per risolvere il problema è fondamentale, dopo aver fatto le indagini adeguate e dettagliate, scegliere la soluzione migliore:
- una nuova guaina installata dal sopra fino alla fondamenta?
- un giunto bentonitico?
- una guaina in doppio strato?
- una guaina di tipo liquido con armatura?
- una iniezione di resine?
- cambiare casa?
Qualche volta la scelta più saggia è sedersi a tavolino e pianificare la soluzione con un po' di logica, con molta calma e una buona dose di razionalità.
Con questi presupposti, potrebbe essere valutata una soluzione più pratica, intelligente, veloce e soprattutto ECONOMICA: magari cercando di capire qualè e dovè il problema senza scavare e demolire tramite indagini non distruttive, rimediare localmente utilizzando un'impermeabilizzazione in controspinta, applicando diverse mani di cemento osmotico sul muro interno del garage (previa accurata sigillatura di buchi e fessure), oppure volendo essere più determinati, agire con un intervento più importante, tramite iniezioni di resina bentonitica o idrosensibile, in modo di arrivare a impermeabilizzare la parete, o ancora, creare un canale di drenaggio con griglia di raccolta dell'acqua pluviale tra il terrazzo e il giardino, sulla sommità del muro in questione, in modo da deviare buona parte dell'acqua in superficie, che, a questo punto, arriverebbe in minore quantità a ridosso del muro ed i trattamenti sopra citati avrebbero anche un maggiore successo.