Asciugatura dello strato isolante bagnato
Sono diversi i motivi per cui l’acqua potrebbe avere danneggiato gli strati isolanti in un edificio ed i processi per l’asciugatura dello strato isolante spesso coinvolgono anche l’asciugatura delle pavimentazioni, delle pareti, dei soffitti.
Prima di eseguire l’asciugatura tecnica normalmente necessita prima il ripristino della causa che ha generato il danno, poi si consiglia di intervenire in modo rapido per ridurre il grado di penetrazione dell’umidità e limitare la crescita di microrganismi per evitare di aggravare il processo di danno biologico sebbene inizialmente non sia ancora visibile.
Consideriamo che le intercapedini, o i massetti alleggeriti rappresentano un rischio elevato in quanto la penetrazione di umidità si trasforma in accumulo di acqua sotto l’isolante.
Nella maggior parte dei casi, non essendo visibile lo strato isolante, il problema di insediamento dei microrganismi non viene visto come un problema e se ne riconosce la presenza solo quando la situazione è molto più grave e vengono magari interessati anche i fattori di salute degli abitanti dell’edificio.
Un’asciugatura dell’edificio viene generalmente praticata al fine di rimuovere la componente umida tramite l’essicazione dell’aria con essiccatori a condensatore o essiccatori ad assorbimento.
Ma quando si tratta di intercapedini e strati isolanti sotto pavimento, dietro pareti, o sopra soffitti, le procedure di essiccazione dello strato
isolante diventano necessariamente attive verso l’isolamento termico o isolamento anticalpestio, dove gli spessori e la tipologia dei materiali fanno molta differenza sulla quantità di acqua da estrarre e le tempistiche di lavoro.
Di solito gli interventi di asciugatura specializzata vengono eseguiti con utilizzo di deumidificatori a condensazione o ad assorbimento, ne esistono di diverse potenze sul mercato e di diverse caratteristiche, ma nei casi di bagnatura degli strati isolanti bisogna procedere in modalità più evoluta, tramite tecnica a pressione positiva e pressione negativa.
Dopo una prima “diagnosi” del problema esistente, la causa può essere eliminata in poche ore, ma il danno residuo prevede delle attività più lunghe per essere ripristinato.
Nel caso l’acqua che ha danneggiato la struttura contenga acqua di fognatura contaminata da feci, l’attività di asciugatura vede necessario attivarsi tramite un programma di essicazione a pressione negativa con aggiunta di filtri HEPA, nell’insieme il sistema comporta un processo di asciugatura più lento di circa il 30% rispetto la tecnica della pressione positiva ma preserva dalla contaminazione dell’ambiente circostante.
Le attività di bonifica dello strato isolante possono poi essere integrate anche dalla disinfezione delle stratigrafie tramite specifiche tecniche di insuflaggio svolte da Diemme Arte Casa Srl e dove vengono documentate da specifici report operativi.
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